mercoledì 13 agosto 2014

Canzone per un'amica- Francesco Guccini




Da poco tempo ho scoperto questa toccante canzone dei Nomadi, una delle prime della formazione storica del gruppo (specifico che non li ho mai seguiti molto perché non mi piacciono granchè).
L'autore è Francesco Guccini e la storia è vera: è dedicata a un'amica del cantautore che morì a soli 22 anni nel 1967 in un incidente stradale mentre andava in vacanza con il fidanzato.
Per questo probabilmente le parole della canzone sono sentite e toccanti: si comincia raccontando di una bella giornata di sole con due ragazzi felici di andare in vacanza e poi si finisce nella tragedia.
mi ha colpito molto la parte in cui l'autore si chiede cosa può provato l'amica al momento dell'impatto, quali sono stati i suoi ultimi pensieri...la conclusione però lascia spazio anche alla speranza oltre al dolore: l'autore si augura che anche là dov'è ora l'amica lo segua sorridendo come ha sempre fatto.
Questa canzone ha avuto una storia un po' travagliata: dato che il gruppo voleva portarla al Cantagiro 1968, il testo subì una censura in alcune parti visto che la canzone venne ritenuta troppo triste; anche la versione su 45 giri è oggi quasi introvabile, dato che nella versione originale la canzone viene preceduta da uno "strillone" che legge i titoli di alcune notizie di giornale, tra cui quella dell'incidente in questione.
La cosa non si sa perché fu ritenuta scandalosa dalla Censura che provvide dopo un po' a togliere le copie del disco.
Anni dopo i Nomadi fecero uan nuova versione della canzone aggiungendo i versi che avevano dovuto togliere nel 1968: "Non lo sapevi che c'era la morte, quando si è giovani è strano 
poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano, venga e ci prenda per mano... " e "Dopo il silenzio soltanto è regnato tra le lamiere contorte: 
sull'autostrada cercavi la vita, ma ti ha incontrato la morte, ma ti ha incontrato la morte... "
A me piacciono entrambe le versioni, vi ripropongo quella integrale originale postata da un'utente su youtube.
In uno dei video riguardante uno degli ultimi concerti Augusto Daolio presenta questa canzone dicendo:  "è una canzone che lega i presenti con gli assenti) e credo avesse ragione: vista la quantità di persone che purtroppo muoiono in incidenti stradali, credo che siano in molti che sentendola ricorderanno qualcuno...

Lunga e diritta correva la strada, l'auto veloce correva 
la dolce estate era già cominciata vicino lui sorrideva, vicino lui sorrideva... 

Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava, 
non lo sapevi che c'era la morte quel giorno che ti aspettava, quel giorno che ti aspettava... 

Non lo sapevi che c'era la morte, quando si è giovani è strano 
poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano, venga e ci prenda per mano... 

Non lo sapevi, ma cosa hai sentito quando la strada è impazzita, 
quando la macchina è uscita di lato e sopra un'altra è finita, e sopra un'altra è finita... 

Non lo sapevi, ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha uccisa, 
quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita, quando la vita è fuggita... 

Dopo il silenzio soltanto è regnato tra le lamiere contorte: 
sull'autostrada cercavi la vita, ma ti ha incontrato la morte, ma ti ha incontrato la morte... 

Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire, 
spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire, se presto hai dovuto partire... 

Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi, 
voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi e che come allora sorridi...

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