mercoledì 25 giugno 2014

Il bandito e il campione, di Francesco De Gregori

Da oggi inauguro una nuova "rubrica" su questo blog dove parlerò  ogni tanto dei miei gusti musicali e delle mie canzoni preferite.
Inizio oggi da questa famosa canzone di De Gregori:







ho amato questa canzone fin dalla prima volta che l’ho sentita (estate 1993), dato che mi piacciono molto le canzoni che raccontano storie, come succedeva con le vecchie ballate popolari (e lo stile della canzone si rifà proprio a queste ultime). E’ a mio avviso una di quelle canzoni che ti invoglia ad ascoltarla fino alla fine, proprio come fosse un racconto. Mi è piaciuto molto anche il video, con i due ragazzi in bicicletta in un paesaggio di campagna spensierato, come non credo oggi se ne vedano molti.
La parte che preferisco è il ritornello, che ogni volta mi fa venire voglia di cantarlo a squarciagola: "Vai Girardengo, vai grande campione, nessuno ti segue su quello stradone; vai Girardengo non si vede più Sante,è sempre più lontano, è sempre più distante...."; queste parole rendono perfettamente la distanza metaforica- e non solo fisica quindi- tra le strade della vita prese dai due ciclisti, nettamente opposte (uno famoso ciclista, l'altro bandito e ricercato).
La canzone è ispirata a una storia vera: quella del famoso campione di ciclismo Costante Girardengo e di Sante Pollastri, che invece fu un noto bandito di quegli anni (primo dopo guerra). I due provenivano dallo stesso paese (in provincia di Novi Ligure) anche se pare che nella realtà non fossero amici ma semplici compaesani.
Inutile dire che anche questa canzone mi ha ispirato per varie fanfiction mentali, molto tempo prima che nel 2010 il regista Lodovico Gasparini  realizzasse la bellissima fiction LA LEGGENDA DEL BANDITO E DEL CAMPIONE, con protagonisti Beppe Fiorello nel ruolo di Sante Pollastri e  Simone Gandolfo nel ruolo di Costante Girardengo.

Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta
un'unica passione per la bicicletta
un incrocio di destini in una strana storia
di cui nei giorni nostri si è persa la memoria
una storia d'altri tempi, di prima del motore
quando si correva per rabbia o per amore
ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce
e chi sarà il campione già si capisce
Vai Girardengo, vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo, non si vede più Sante
è dietro a quella curva, è sempre più distante.
E dietro alla curva del tempo che vola 
c'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola
se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale
Sante il bandito ha una mira eccezionale
e lo sanno le banche e lo sa la questura
Sante il bandito mette proprio paura
e non servono le taglie e non basta il coraggio
Sante il bandito ha troppo vantaggio.
Fu antica miseria o un torto subito
a fare del ragazzo un feroce bandito
ma al proprio destino nessuno gli sfugge
cercavi giustizia ma trovasti la Legge.
Ma un bravo poliziotto che sa fare il mio mestiere
sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere
e ti fece cadere la tua grande passione
di aspettare l'arrivo dell'amico campione
quel traguardo volante ti vide in manette
brillavano al sole come due biciclette
Sante Pollastri il tuo Giro è finito
e già si racconta che qualcuno ha tradito.
Vai Girardengo, vai grande campione
nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo, non si vede più Sante
è sempre più lontano, è sempre più distante
sempre più lontano, sempre più distante…
Vai Girardengo, non si vede più Sante
Sempre più lontano, sempre più distante...

Nessun commento:

Posta un commento