martedì 23 maggio 2017

Non me lo so spiegare, di Tiziano Ferro

ERa il 2004 quando un cantante che fino ad allora avevo poco considerato, Tiziano Ferro, fece "colpo" su di me con due canzoni: "Sere nere"  e "Non me lo so spiegare". In particolare questa canzone è legata alla mia prima vacanza da sola, a Gatteo Mare...avevo già 24 anni, ed ero proprio sola (senza nemmeno un'amica) ma per me è stata un'esperienza indimenticabile e molto bella.
Certo devo ammettere che- come molti dicono- non è che abbia capito moltissimo il senso della canzone: sicuramente il dolore per un amore che finisce o rischia di finire, ma effettivamente è il senso complessivo; del resto non ho capito molto. Pazienza, del resto anche le canzoni in inglese o altre lingue spesso non le capiamo eppure ci piacciono ugualmente!
Come saprete di questa canzone esiste anche una versione cantata da Laura Pausini nell'album "Io canto", è bella anche quella anche se io ovviamente preferisco quella di Tiziano.


Un po' mi manca l'aria che tirava 
O semplicemente la tua bianca schiena
E quell'orologio non girava 
Stava fermo sempre da mattina a sera. 
come me lui ti fissava 

Io non piango mai per te 
Non farò niente di simile, no mai...nononono 
Si, lo ammetto, un po' ti penso 
Ma mi scanso 
Non mi tocchi più 

Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare 
E credere di stare bene quando è inverno e te 
Togli le tue mani calde 
Non mi abbracci e mi ripeti che son grande, 
mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana 
Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale 
Che anche se non valgo niente perlomeno a te
Ti permetto di sognare 
E se hai voglia, di lasciarti camminare 
Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare 
Ma vuoi dirmi come questo può finire? 
Non me lo so spiegare 
Io non me lo so spiegare 

La notte fonda e la luna piena 
Ci offrivano da dono solo l'atmosfera 
Ma l'amavo e l'amo ancora 
Ogni dettaglio è aria che mi manca 
E se sto così, sarà la primavera.. 
Ma non regge più la scusa, no no 

Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare 
E credere di stare bene quando è inverno e te 
Togli le tue mani calde 
Non mi abbracci e mi ripeti che son grande, 
mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana 
Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale 
Che anche se non valgo niente perlomeno a te
Ti permetto di sognare 
Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare 
E credere di stare bene quando è inverno e te 
Togli le tue mani calde 
Non mi abbracci e mi ripeti che son grande, 
mi ricordi che rivivo in tante cose...nananana 
Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale 
Che anche se non valgo niente perlomeno a te
Ti permetto di sognare 
E se hai voglia, di lasciarti camminare 
Scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare 
Ma vuoi dirmi come questo può finire? 
Ma vuoi dirmi come questo può finire? 
Sì 
Ma vuoi dirmi come questo può finire





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