Questa splendida canzone rappresenta il mio primo incontro con uno dei miei cantanti preferiti, Francesco De Gregori.
Quando ero piccola ho un vago ricordo legato a questa canzone: era una sera d'estate ed ero in bici con i miei genitori (ma ero molto piccola, massimo tre anni) e nell'aria si sentiva questa canzone.
Poi l'ho dimenticata per anni, finchè a 17 anni risentendola, è stato amore a prima vista.
Tra l'altro, è stata soggetto di un mio disegno per la scuola nell'ora di educazione artistica, il professore ci aveva dato come tema: "Disegna una canzone", spiegando che dovevamo cercare di mettere tutto quello che sentivamo e vedevamo ascoltando una canzone da noi scelta.
Io scelsi questa canzone e disegnai Alice affacciata alla finestra e , in una girandola (o meglio, in quella che voleva essere tale) i vari personaggi che le passano di fronte nella canzone: Lilì Marlene, il mendicante arabo, Cesare perduto nella pioggia, il tram che passa, i cappelli degli invitati e naturalmente i gatti.
Nonostante in disegno sia sempre stata abbastanza una schiappa, quel quadretto però mi piacque abbastanza da ritenerlo venuto bene e abbastanza mostrante quello che immaginavo quando ascoltavo la canzone (anche se ovviamente non proprio tutto uguale)...chissà se ce l'ho ancora!
Molti ritengono questa canzone incomprensibile; non posso dargli torto, anche io a volte mi sono chiesta quale fosse il significato e cosa l'autore volesse dire esattamente, ma credo che a volte alcune canzoni siano più poesie che altro; questa in particolare credo rappresenti un piccolo caleidoscopio di realtà umana.
Alice guarda i gatti
e i gatti guardano nel sole
mentre il mondo sta girando senza fretta.
Irene al quarto piano è lì tranquilla
che si guarda nello specchio
e accende un'altra sigaretta.
E Lillì Marlen, bella più che mai,
sorride e non ti dice la sua età,
ma tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.
Alice guarda i gatti
e i gatti muoiono nel sole
mentre il sole a poco a poco si avvicina,
e Cesare perduto nella pioggia
sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina.
E rimane lì, a bagnarsi ancora un pò,
e il tram di mezzanotte se ne va
e tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più e i pazzi siete voi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.
Alice guarda i gatti
e i gatti girano nel sol
mentre il sole fa l'amore con la luna.
Il mendicante arabo ha un cancro nel cappello
ma è convinto che sia un portafortuna.
Non ti chiede mai pane o carità
e un posto per dormire non ce l'ha,
ma tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.
Nessun commento:
Posta un commento