domenica 9 novembre 2014

Alice- Francesco De Gregori




Questa splendida canzone rappresenta il mio primo incontro con uno dei miei cantanti preferiti, Francesco De Gregori.
Quando ero piccola ho un vago ricordo legato a questa canzone: era una sera d'estate ed ero in bici con i miei genitori (ma ero molto piccola, massimo tre anni) e nell'aria si sentiva questa canzone.
Poi l'ho dimenticata per anni, finchè a 17 anni risentendola, è stato amore a prima vista.
Tra l'altro, è stata soggetto di un mio disegno per la scuola nell'ora di educazione artistica, il professore ci aveva dato come tema: "Disegna una canzone", spiegando che dovevamo cercare di mettere tutto quello che sentivamo e vedevamo ascoltando una canzone da noi scelta.
Io scelsi questa canzone  e disegnai Alice affacciata alla finestra e , in una girandola (o meglio, in quella che voleva essere tale) i vari personaggi che le passano di fronte nella canzone: Lilì Marlene, il mendicante arabo, Cesare perduto nella pioggia, il tram che passa, i cappelli degli invitati e naturalmente i gatti.
Nonostante in disegno sia sempre stata abbastanza una schiappa, quel quadretto però mi piacque abbastanza da ritenerlo venuto bene e abbastanza mostrante quello che immaginavo quando ascoltavo la canzone (anche se ovviamente non proprio tutto uguale)...chissà se ce l'ho ancora!
Molti ritengono questa canzone incomprensibile; non posso dargli torto, anche io a volte mi sono chiesta quale fosse il significato e cosa l'autore volesse dire esattamente, ma credo che a volte alcune canzoni siano più poesie che altro; questa in particolare credo rappresenti un piccolo caleidoscopio di realtà umana.

Alice guarda i gatti 
 e i gatti guardano nel sole 
 mentre il mondo sta girando senza fretta. 
 Irene al quarto piano è lì tranquilla 
 che si guarda nello specchio 
 e accende un'altra sigaretta. 
 E Lillì Marlen, bella più che mai, 
 sorride e non ti dice la sua età, 
 ma tutto questo Alice non lo sa. 
 Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi, 
 tutti pensarono dietro ai capelli, 
 lo sposo è impazzito oppure ha bevuto 
 ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa. 
 Non è così e se ne andrà. 
 Alice guarda i gatti 
 e i gatti muoiono nel sole 
 mentre il sole a poco a poco si avvicina, 
 e Cesare perduto nella pioggia 
 sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina. 
 E rimane lì, a bagnarsi ancora un pò, 
 e il tram di mezzanotte se ne va 
 e tutto questo Alice non lo sa. 
 Ma io non ci sto più e i pazzi siete voi, 
 tutti pensarono dietro ai capelli, 
 lo sposo è impazzito oppure ha bevuto 
 ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa. 
 Non è così e se ne andrà. 
 Alice guarda i gatti 
 e i gatti girano nel sol 
 mentre il sole fa l'amore con la luna. 
 Il mendicante arabo ha un cancro nel cappello 
 ma è convinto che sia un portafortuna. 
 Non ti chiede mai pane o carità 
 e un posto per dormire non ce l'ha, 
 ma tutto questo Alice non lo sa. 
 Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi, 
 tutti pensarono dietro ai capelli, 
 lo sposo è impazzito oppure ha bevuto 
 ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa. 
 Non è così e se ne andrà.

Nessun commento:

Posta un commento