In questo blog voglio raccogliere canzoni e musiche che hanno accompagnato in qualche modo la mia vita, con ricordi importanti o stupidini ma piacevoli, con canzoni che amo o semplicmente che in un dato momento mi frullano per la testa.
La musica e i suoi artisti sono parte della vita di tutti noi, in vari modi e per qualcuno di più, epr qualcuno di meno...quindi, questa è la mia musica.
Nonostante non sia mai stato uno dei miei cantanti preferiti, Jovanotti mi è sempre piaciuto per la .sua spontaneità, la sua allegria che non esclude la serietà e la riflessione, in alcuni casi anche per la sua generosità. Una delle mie canzoni preferite è questo RAGAZZO FORTUNATO del 1992, che mi ricorda gli anni spensierati e allegri delle scuole medie, una canzone che da sempre solo ad ascoltarla è un concentrato di ottimismo e allegria, cose del resto che sono tra le caratteristiche principali della produzione di Jovanotti.
Se io potessi starei sempre in vacanza se io fossi capace scriverei "il cielo in una stanza" ma se devo dirla tutta, qui non è paradiso all'inferno delle verità io mento col sorriso. Problemi zero, problemi a non finire un giorno sembra l'ultimo, un altro è da imbastire ma se devo dirla tutta, qui non è paradiso all'inferno delle verità io mento col sorriso Di dieci cose fatte te n'é riuscita mezza e dove c'è uno strappo non metti mai la pezza Di dieci cose fatte te n'é riuscita mezza e dove c'è uno strappo non metti mai la pezza Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno sono fortunato perché non c'è niente che ho bisogno e quando viene sera e tornerò da te è andata com'è andata la fortuna è di incontrarti ancora. Sei bella come il sole, a me mi fai impazzire Sei bella come il sole, a me mi fai impazzire Siddharta ce l' ha detto che conta solo l'amore e tutto quello che ti serve è stare dentro al cuore ma se devo dirla tutta, qui non è paradiso all'inferno delle verità io mento col sorriso. Di dieci cose fatte te n'é riuscita mezza e dove c'è uno strappo non metti mai la pezza Di dieci cose fatte te n'é riuscita mezza e dove c'è uno strappo non metti mai la pezza Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno sono fortunato perché non c'è niente che ho bisogno e quando viene sera e tornerò da te è andata com'è andata la fortuna è di incontrarti ancora. Sei bella come il sole, a me mi fai impazzire Sei bella come il sole, a me mi fai impazzire
Qualcuno ha detto che non si capisce bene cosa voglia dire Tiziano Ferro con le sue canzoni. Ammissione: nonostante sia uno dei miei cantanti preferiti…nemmeno io ho sempre ben capito il senso di alcune! Come questa, tratta dalla colonna sonora del film “Ho Voglia di te” con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, che però da subito (2007) è diventata una delle mie canzoni preferite. Diciamo che nonostante abbia la difficoltà di cui sopra,è stato “amore a prima vista”, non s se per la melodia, la bellissima voce di Ferro o per alcune frasi comunque molto azzeccate (“voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire” o “Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco/E capendo che ti ho perso/Ti scatto un' altra foto” che mi fa pensare all’amarezza per la fine di una storia, o “Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te”). Bè dato che è difficile spiegare i colpi di fulmine…sappiate solo che questa canzone mi piace così com’è. Ricorderò e comunque anche se non vorrai Ti sposerò perché non te l' ho detto mai Come fa male cercare , trovarti poco dopo E nell' ansia che ti perdo ti scatterò una foto... Ti scatterò una foto... Ricorderò e comunque e so che non vorrai Ti chiamerò perché tanto non risponderai Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco E capendo che ti ho perso Ti scatto un' altra foto Perché piccola potresti andartene dalle mie mani Ed i giorni da prima lontani saranno anni E ti scorderai di me Quando piove i profili e le case ricordano te E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire E riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante Ma pure avendoti qui ti sentirei distante Cosa può significare sentirsi piccolo Quando sei il più grande sogno il più grande incubo Siamo figli di mondi diversi una sola memoria Che cancella e disegna distratta la stessa storia E ti scorderai di me Quando piove i profili e le case ricordano te E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire Non basta più il ricordo Ora voglio il tuo ritorno... E sarà bellissimo Perché gioia e dolore han lo stesso sapore Lo stesso sapore con te Io Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire....
Questa canzone del 1995 credo sia la più famosa di Samuele Bersani, cantatutore bravo e sensibile che è tra i miei cantanti preferiti, dotato (secondo me) di uan voce davvero molto sexy oltre che molto bella musicalmente! Certo molte volte i suoi testi sono abbastanza incompresibili, diciamo pure ermetici …ma che deve dire, io lo seguo dal suo esordio (1993, con CHICCO E SPILLO)e non mi ha mia delusa o stufata. La canzone in questione (incisa anche da Laura Pausini nell’album IO CANTO del 2006) credo tratti dei sentimenti insorti dopo la fine di una relazione, quando il lui della situazione analizza i suoi difetti che forse hanno contribuito alla fine della storia e descrive la sofferenza con appunto l’immagine del cuore spaccato, come se gli avessero sparato. E’ una delle mie canzoni preferite anche perchèmi ricorda un anno sereno della mia adolescenza. Spengo la TV e la farfalla appesa cade giù ah, succede anche a me è uno dei miei limiti. Io per un niente vado giù se ci penso mi da i brividi. Me lo dicevi anche tu dicevi tu ... Ti ho mandata via. Sento l'odore della città non faccio niente, resto chiuso qua. Ecco un altro dei miei limiti. Io non sapevo dirti che solo a pensarti mi da i brividi anche a uno stronzo come me come me ... Ma non pensarmi più, ti ho detto di mirare L'AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, Amore! Tu non pensarci più, che cosa vuoi aspettare? L'AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, dritto qui ... So chi sono io anche se non ho letto Freud. So come sono fatto io ma non riesco a sciogliermi ed è per questo che son qui e tu lontana dei chilometri che dormirai con chi sa chi adesso lì ... Ma non pensarmi più, ti ho detto di mirare L'AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, Amore! Ma non pensarmi più, che cosa vuoi aspettare? L'AMORE SPACCA IL CUORE. Spara! Spara! Spara, dritto qui...
Questa bella canzone del 1979 racconta di una storia dolce e semplice, quella di una ragazza giovanissima (va ancora a scuola) che sta per diventare mamma; a parlarle è il suo ragazzo e pare del piccolo, anche lui giovanissimo. Dalla voce di uno solo della coppia il cantautore riece a raccontare le sensazioni che entrambi vivono in questo particolare momento della loro vita, sembra che vivano con svagatezza e incosicenza, ma non ritengo che tutto ciò sia per forza un male: infatti leggendo bene, se Sara deve affrontare le prese in giro delle compagne di scuola perché non entra più nel banco e la madre particolarmente preoccupata per la situazione della figlia, il lui in questione vorrebbe avere più tempo da dedicare alla compagna ma non ha soldi perché sta ancora studiando all’università e deve prima laurearsi. Verso la fine della canzone però i problemi sembrano appianarsi proprio sentendo vivere la creatura in arrivo nel grembo della madre. Fin da piccola è sempre stata una delle mie canzoni preferite, tant’è vero che spesso mi sono chiesta: sarà stato maschio o femmina il bambino? Come si sarà chiamato/a? Che tipo di genitori saranno stati Sara e il fidanzato? Patologico…mi rendo conto. Ma quando sei uan ragazzina sola e vessata ti attacchi a qualunque cosa. Tra l’altro Sara sarebbe proprio il nome di una mia ipotetica figlia…;). Ma è una coincidenza, non lo faccio per la canzone. Però mi paice l’idea che una mia ipotetica figlia possa pensare un giorno di avere il suo nome associato a una canzone così bella… Piccola nota storica: quando uscì la canzone nel 1978, si era in piena battaglia per il referendum sull’aborto e le femministe accusarono Venditti di aver fatto questa canzone per sostenere la campagna contro l’aborto, cosa smentita dal cantante dato che la canzone non c’entrava nulla con la campagna referendaria….dove non va a parare certa gente! Sara, svegliati è primavera. Sara, sono le sette e tu devi andare a scuola, Sara, prendi tutti i libri e accendi il motorino e poi attenta, ricordati che aspetti un bambino. Sara, se avessi i soldi ti porterei ogni giorno al mare, Sara, se avessi tempo ti porterei ogni giorno a far l'amore, ma Sara, mi devo laureare, e forse un giorno ti sposerò, magari in chiesa, dove tua madre sta aspettando per poter piangere un po' Sara, tu va dritta non ti devi vergognare, le tue amiche dai retta a me lasciale tutte parlare, Sara, è stato solo amore, se nel banco non c'entri più, tu sei bella, anche sei vestiti non ti stanno più. Sara, mentre dormivi l'ho sentito respirare, Sara, mentre dormivi ti batteva forte il cuore, Sara, tu non sei più sola, il tuo amore gli basterà, il tuo bambino, se ci credi nascerà
Regia di Ettore Maria Fizzaroti, con Gianni Morandi (Gianni Traimonti), Laura Efrikian (Carla Todisco), Nino Taranto (Maresciallo Todisco), Raffaele Pisu (Zio Lele), Gino Bramieri (Ginone Traimonti),Vittorio Congia (Nando), Stelvio Tosi (Giorgio di Bassano), Margaret Lee (Beatrice Di Bassano),Ave Ninchi (Cesira). Il giovane bolognese Gianni viene inviato a Napoli per il servizio militare. Qui conosce Carla, figlia del maresciallo Todisco; i due giovani s'innamorano e fidanzano segretamente aggirando i divieti del severissimo maresciallo. Gianni ha da sempre una grande passione per la musica e partecipa a un concorso canoro, ma tutto ciò sarà fonte di qualche guaio... Ebbene sì, tra i miei film preferiti c'è anche quello che probabilmente è il musicarello più famoso nel suo genere, un film che all'epoca fu il più visto dell'anno, che viene ricordato come il film "Galeotto" per la coppia più amata dell'epoca (Gianni Morandi e Laura Efrikian) e ancora oggi viene considerato un buon spaccato di società e vita italiana dell'epoca. Io personalmente l'ho visto la prima volta a 13 anni e me ne sono innamorata immediatamente: una storia semplice, pulita, simpatica e divertente, con belle canzoni e soprattutto full immersion totale negli anni '60....si può chiedere di più? Già in quegli anni, grazie soprattutto ai racconti di mia mamma sulla sua gioventù, cominciavo ad amare quel periodo e la visione di questo film per me è rimasta l'esempio di un'epoca felice ormai perduta, senza dimenticare i connotati affettivi che questo tipo di film hanno significato per una ragazzina quasi sempre sola, come sono stata io. Ma dato che non voglio parlare delle mie malinconie, mi soffermerò sul film: struttura semplice, ruoli un poco stereotipati (il veneto mona, il bolognese alla mano, il romano furbo e intrallazzone, il siciliano geloso ecc) ma interpretati con grande professionalità dagli attori,quasi tutti giovani e più o meno conosciuti anche quando alle prime armi: tra questi ci sono il comico Vittorio Congia e Fabrizio Capucci, alcuni camei azzeccatissimi (tra cui Ave Ninchi nel ruolo della terribile domestica Cesira e la coppia Bramieri-Pisu nei ruoli di padre e zio).
Gianni Morandi si fa notare non solo per la voce ma anche per una certa capacità attoriale che lo porterà, nel corso della sua carriera, a diventare non solo il migliore cantante- attore di musicarelli, ma anche ad intraprendere una discreta carriera come attore. Certo, dato che in fondo qui interpreta sé stesso non penso sarà stato difficile! Io comunque quasi quasi me ne innamoravo ;) La Efrikian deliziosa anche se purtroppo un poco stucchevole, difetto che purtroppo ha sempre mantenuto nel corso della sua carriera- anche a causa di ruoli perennemente di brava ragazzina timorata, al limite di malaticcia e disgraziata, come lei stessa ha ammesso in un'intervista; altro interprete, uno strepitoso Nino Taranto nel ruolo del maresciallo e padre di Carla.
La mia scena preferita è quella finale,che trovo tra le più romantiche del cinema (sì, lo so,Hollywood ecc ecc ecc...ma io la penso così).Divertente anche il balletto nelle docce. Colonna sonora ovviamente total Morandi. Primo ( e migliore) di una trilogia, ancora oggi è uno di quei film che vedo soprattutto quando voglio rasserenarmi, e ancora riesce ad avere su di me questo effetto (cosa, credetemi, assolutamente non facile).