domenica 28 settembre 2014

C'è tutto un mondo intorno- Matia Bazar



Oggi vi presento la canzone che nel 2007 ho scelto per dare il titolo al vecchio blog.


I Matia Bazar sono uno dei miei gruppi preferiti e questa canzone probabilmente è quell che mi piace di più. E' una canzone allegra, con un messaggio positivo e che ho sempre ritenuto molto "colorata", non per uno specifico motivo ma solo perchè sentendola mi fa pensare ad un arcobaleno di colori (non so il perchè).
Sebbene anche le altre cantanti che negli anni si sono succedute mi siano paiciute, trovo che Antonella Ruggiero sia davvero indimenticabile come intereprete delle canzoni del gruppo, sopratutto grazie alla sua voce e ai suoi vocalizzi davvero molto particolari


Se per caso un giorno o l'altro
ti trovassi solo sai
senza una compagna che ti aiuta nei tuoi guai
e se poi il cielo blu
si chiude all'improvviso su di te
e ti senti come un ladro che
ha paura anche di sé
guardati allo specchio
e guarda un poco un poco intorno a te
c'è tutto un mondo intorno che
gira ogni giorno e che
fermare non potrai
e viva viva il mondo
tu non girargli intorno
ma entra dentro al mondo dai
Se nel buio che ti avvolge
una fiamma scorgerai
corri corri senza indugi
forse è il sole che tu vuoi
ma se come un fiume in piena poi
il tempo ormai usato se ne va
ed un naufrago ti senti tu
da solo scruta il blu
quella fiamma sconosciuta
è la tua zattera lo sai
dai
c'è tutto un mondo intorno che
gira ogni giorno e che
fermare non potrai
e viva viva il mondo
tu non girargli intorno
ma entra dentro al mondo
dai... (coro)
che gira ogni giorno
e che fermare non potrai
e viva viva il mondo
tu non girargli intorno
ma entra dentro al mondo dai...

mercoledì 17 settembre 2014

Strangers in the night-Frank Sinatra



Frank Sinatra è un altro dei miei cantanti preferiti, anche se fin da ragazzina l'ho conosciuto inizialmente più come attore.
A mio avviso è stato un grande interprete sia musicalmente sia come attore, carismatico, affascinante nonostante non fosse certo bellissimo, e con una voce stupenda.
La sua canzone che preferisco è questa, molto romantica e che fa sognare:


Strangers in the night exchanging glances
Wond'ring in the night what were the chances
We'd be sharing love before the night was through

Something in your eyes was so inviting
Something in you smile was so exciting
Something in my heart told me I must have you

Strangers in the night
Two lonely people, we were strangers in the night
Up to the moment when we said our first hello little did we know
Love was just a glance away, a warm embracing dance away

and

Ever since that night we've been together
Lovers at first sight, in love forever
It turned out so right for strangers in the night

[instrumental-first three lines of chorus]
Love was just a glance away, a warm embracing dance away

Ever since that night we've been together
Lovers at first sight, in love forever
It turned out so right for strangers in the night

martedì 9 settembre 2014

A hard day's night, 1964

Regia di Richard Lester, con John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr, George Harrison, Wilfrid Brambell (John McCartney), Victor Spinetti (Richard Dodge).


I Beatles devono andare a Londra per registrare un importante programma tv e portano con loro il nonno di Paul, per distrarlo dalla depressione causata dalla fine di una relazione sentimentale.
Ma, giunti nella Capitale, quello che sembrava un tranquillo vecchietto  ne combinerà di tutti i colori, arrivando a mettere in repentaglio la carriera del gruppo...


Un momento che asepttavo da più di vent'anni...finalmente è arrivato!!!
Per il cinquantenario dalla prima visione è stato rimesso nelle sale (per soli tre giorni, a Brescia solo per uno) il primo film dei Beatles, "A hard days' night" (in italiano era uscito con il titolo "Tutti per uno").
Girato nel 1964, in piena Beatle mania, è uno dei manifesti più signficativi di quell'epoca meravigliosa e di quel primo periodo del gruppo: una commedia allegra, divertente, sullo stile dei film che andavano di moda all'epoca col cantante di turno (in Italia si chiamavano "musicarelli", e proprio nel 1964 usciva anche "In ginocchio da te" con Gianni Morandi, forse il più celebre fra essi) ma anche diversa, con stile e humor inglesi non sempre comprensibili al pubblico italiano: molte battute vengono ripetute più volte, si capisce che sottintendono qualcosa ma purtroppo...non si capisce cosa.


I quattro di Liverpool interpretano ovviamente sè stessi, sono fotogenici e simpatici, diciamo che bucano lo schermo, quindi ottimi protagonisti! Accanto a loro altri attori inglesi dell'epoca, tra cui primeggiano Wilfrid Brambell (noto attore inglese dell tv dell'epoca...credo che qui da noi non fosse molto conosciuto) nel ruolo del nonno John, vecchietto combinaguai e spesso anche maligno, dato che ama mettere zizzania ovunque vada, e ci riuscirà per un breve momento anche nel gruppo, prendendo di mira il povero Ringo sul suo nasone e sul fatto di essere un po' in ombra rispetto agli altri.
L'introduzione, con i Beatles che devono in mille modi evitare l'assalto delle fans per riuscire a prendere il treno, mi ha ricordato un poco anche la sigla del cartone animato, dove avviene la stessa ma in modo più comico, dato che nel cartone i Fab sono costretti a travestirsi nel modi più strampalati.
Non so se le scene di massa dove si vedono le ragazze che svengono, urlano si strappano i capelli ecc sono state girate appositamente per il film, o riprese dal vero, in ogni caso sono la prova più concreta di quello spaccato di Beatlemania tipico di quegli anni.
Colonna sonora ovviamente a cura di Lennon- McCartney, con omonimo album di successo.





giovedì 4 settembre 2014

Un ricordo del Festivalbar




In questi giorni spulciando su youtube mi sono messa a riguardare  vari filmati di vecchie edizioni del Festivalbar. E mi è venuto in mente che  è parecchio tempo che non lo sentivo nominare, dato che purtroppo negli ultimi anni (dal 2002 circa), avendo perso interesse per la musica di oggi, non ho più seguito nemmeno la manifestazione canora dell’estate per eccellenza.
Mi è venuta la curiosità di scoprire chi avesse vinto negli ultimi anni; e sono rimasta un po’ male nello scoprire che ormai, è ufficialmente chiuso. Nel 2007 c’è stata l’ultima edizione; poi lo stop che doveva essere temporaneo e invece, a quanto pare no.
Anche se al giorno d’oggi c’è molto altro per cui preoccuparsi, questa cosa mi ha rattristato un pochino.
Nato nel 1964 ad opera di Vittorio Salvetti (il “patron”), per anni è stat il secondo appuntamento musicale più importante dell’anno dopo il Festival di Sanremo; la prima puntata segnalava l’arrivo dell’estate, la fine della scuola, l’inizio delle vacanze….il Festivalbar era la colonna sonora dell’estate, un appuntamento quasi irrinunciabile. La manifestazione canora ha contribuito a lanciare moltissimi cantanti: ad esempio Max Pezzali, che esordì con gli 883 proprio vent’anni fa, nel 1992, con HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO (e mi pare anche che vinse…), oppure Tiziano Ferro, Alexia (la cui “The summer is crazy” è stata per anni la sigla del Festivalbar), Umberto Tozzi (che vinse nel 1977 con TI AMOe nel 1994 con IO MUOIO DI TE), Samuele Bersani, Massimo di Cataldo, Ivana Spagna, Alex Britti e moltissimi altri, impossibile ricordarli tutti!
Da ragazzina, date le mie estati in gran parte solitarie, il Festivalbar era una delle poche cose che mi facesse un po’ di compagnia, anche se per una sola volta la settimana: quante cassette ho riempito con i video dei vari cantanti, e come aspettavo con ansia la finale per vedere se vinceva qualcuno che mi piaceva!
Tra i presentatori, ricordo che quelli che mi sono piaciuti di più sono stati Amadeus con Federica Panicucci e Alessia Marcuzzi con Fiorello; E ovviamente, fino a quando non è morto nel 1998, il mitico Vittorio Salvetti. Fui molto dispiaciuta da questa notizia perché era davvero un bel personaggio: entusiasta, allegro capace nel suo lavoro, con le sue apparizioni trasmetteva tantissima energia positiva. Per questo sono rimasta un po’ male quando nell’edizione dell’anno dopo solo due cantanti (Biagio Antonacci e Jovanotti,  che nella serata finale gli dedicò la sua vittoria con UN RAGGIO DI SOLE) gli dedicarono un pensiero.
Ma forse l’ingratitudine ormai regna sovrana nel mondo della musica: nonostante molti di loro debbano la loro fama al Festivalbari non ho sentito nessun cantante cercare di fare qualcosa (anche solo rinunciare ai cachet milionari con cui vengono pagati e che probabilmente hanno messo in crisi l’organizzazione!) per cercare di tenere in piedi la manifestazione.
Di seguito, alcune canzoni: