E' la canzone di Battisti che preferisco anche se non è tra le più famose, la trovo molto poetica ed intensa.
Vengono raccontate le figure di tre donne: una suora, una prostituta ed una ragazza madre.
La prima viene descritta un po' malinconicamente: si alza che è ancora notte, si veste senza guardare lo specchio, prega in chiesa pensando a quel mondo che ha lasciato e che ormai per lei è molto lontano. Ho sempre pensato che in questi versi ci fosse anche una sorta di rimpianto, il che sarebbe in sintonia con la canzone: forse la scelta di questa suora non è così serena come dovrebbe.
La prima viene descritta mentre ritorna a casa dopo aver passato la notte per strada; qui trova quello che - con tutta probabilità- è l'uomo che la sfrutta o che comunque vive alle sua spalle, ancora addormentato. Nonostante ciò la donna ne è innamorata al punto di consegnargli i soldi guadagnati, ben sapendo che l'amore che mette nel suo gesto non verrà riconosciuto nè ricambiato.
La terza è uan ragazza madre: ogni mattina dopo aver portato a scuola il suo bambino, va al lavoro. La sua vita ormai si svolge così, tutta dedicata al proprio figlio, ma nel rimpianto di non aver potuto creare una famiglia come le altre, di non aver avuto un uomo che la amava davvero ma solo "un errore".
Nel ritornello il cantante esprime il suo desiderio di poter fare qualcosa per queste tre donne che soffrono e che sono state sfortunate, ma purtroppo è ben consapevole che questo suo desiderio, seppure generoso, è impossibile. Così non gli rimane che affidare i propri pensieri al vento...
Per te che e’ ancora notte
gia’ prepari il tuo caffe’
che ti vesti senza piu’ guardar
lo specchio dietro te
che poi entri in chiesa e preghi piano
e intanto pensi al mondo ormai
per te cosi’ lontano
per te che di mattina torni a casa
tua
perche’
per strada piu’ nessuno ha freddo
e
cerca piu’ di te
per te che metti i soldi accanto a
lui
che dorme
e aggiungi ancora un po’ d’amore a
chi
non sa che farne
anche per te
vorrei morire ed io morir non so
anche per te
darei qualcosa che non ho
e cosi’ e cosi’ e cosi’
io resto qui
a darle i miei pensieri
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento
cercando di raggiungere chi
al vento avrebbe detto si
“Instrumental”
per te che di mattina svegli il tuo
bambino e poi
lo vesti lo accompagni a scuola
e al tuo lavoro vai
per te che un errore ti e’ costato
tanto
che tremi nel guardare un uomo e
vivi di rimpianto
anche per te
vorrei morire ed io morir non so
anche per te
darei qualcosa che non ho
e cosi’ e cosi’ e cosi’
io resto qui
a darle i miei pensieri
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento
cercando di raggiungere chi
al vento avrebbe detto si